Paolo Sala ci svela i segreti del successo della sua azienda, alfiere del made in Italy calzaturiero e pellettiero in tutto il mondo, e individua nell’approccio sempre positivo ed innovativo ai prodotti e nel legame forte con le esigenze della propria clientela le regole d’oro da seguire oggi come oggi.

Qual è la situazione del mercato calzaturiero dal vostro particolare punto di vista?

La situazione è sicuramente difficile per molti motivi: politiche di bilancio europee, super euro, assenza di protezione del manufatto europeo, instabilità politica, burocrazia, insicurezza del credito… Ciò premesso, è inutile piangersi addosso. È importante lavorare sempre con l’unico obiettivo di migliorarsi e cercare nuove soluzioni alle esigenze della clientela. Quindi investire in tecnologia e nuovi prodotti, perché alla fine tornerà la luce, ed allora il made in Italy sarà di nuovo protagonista. Sono, di base, fiducioso nel futuro.

Quali sono i fattori che un’azienda come la vostra deve curare maggiormente per aver successo?

Lo sforzo mio, e della mia equipe, è quella di riuscire sempre a portare avanti ogni aspetto dell’articolo: dalla puntualità nelle consegne, alla qualità costante del prodotto; dalla velocità nel rispondere alle richieste all’assistenza del sia al momento dell’ordinazione che in post-vendita.

A Lineapelle vi presentate anche con un nuovo sito internet… altre novità in programma?

Certamente. Nel corso dell’anno, per esempio, abbiamo sviluppato con alcuni clienti un film termoadesivo che ha un ottimo potere coesivo con pelli ingrassate e che presentiamo per la prima volta al mercato. Poi, come si evince dalle risposte precedenti, APC è una realtà in costante movimento e la fiera si rivelerà un ottimo momento per incontrare nuovi patner commerciali e consolidare i rapporti di lavoro già sviluppati.

Quale il senso del progetto video/tutorial legato ai vostri prodotti e realizzato insieme ad Ars Sutoria?

L’idea nasce dalla necessità di essere accanto al cliente nell’applicazione dei nostri prodotti. Perciò abbiamo pensato di lanciare un progetto innovativo per il settore calzaturiero: una guida ai nostri prodotti attraverso una serie di video/tutorial in grado di spiegare in modo chiaro e visuale il vantaggio dell’utilizzo dei prodotti APC e la loro corretta applicazione. Ars Sutoria è partner di questo progetto, un unicum nel settore. La redazione della rivista e i maestri della scuola Ars Sutoria, insieme ad APC, hanno messo a punto il contenuto dei diversi video che con il tempo andranno a coprire i diversi prodotti offerti dalla nostra azienda. Una filosofia di collaborazione, già in essere da molti anni, che nasce proprio dalla nostra fiducia nel futuro e dalla consapevolezza della imprescindibile importanza della formazione dei ragazzi di oggi - che saranno i dirigenti del domani - del settore calzatura e pelletteria.

Flessibilità non soltanto nell’organizzazione produttiva, ma anche nel sapere accogliere le richieste del mercato; A.P.C pur mantenendo il proprio core business nel settore della pelletteria e della calzatura, dove trasformano film plastici e tessuti di varia natura e consistenza con resine. stampe, tinte, confezionamento ed altre operazioni di trasformazione, al fine di renderle fungibili per l'utilizzatore finale, ha deciso anche di diversificare verso il settore dell’ arredamento e sanitario.

“Prima della crisi del 2009 spiega Paolo Sala, socio amministratore dell'azienda abbiamo ideato un piano di investimenti rivolti all'arredamento, da cui sono stati realizzati anche alcuni prodotti. Per quanto riguarda il settore sanitario, su proposta di un cliente, realizziamo una parte dei dischetti struccatori".

Una produzione quindi diversificata che avviene esclusivamente in Italia: “Le aziende italiane spiega Sala sono essenzialmente trasformatrici, una funzione importante che si avvale di una filiera inserita nel contesto dei distretti. Credo che sia arrivato il momento di iniziare a sostenere politiche che disincentivino la produzione all'estero, altrimenti rischiamo di avere un mercato soltanto di acquirenti, che però non hanno potere d'acquisto. Questo indipendentemente dal momento particolare che si sta vivendo. E' necessario anche una riforma delle regole: la legge italiana ha maglie troppo larghe che permettono ad alcuni operatori di agire in modo poco corretto.

Eppure A.P.C e riuscita a far fronte alla crisi non licenziando nessun dipendente, sono venti, e facendo un uso limitato della cassa integrazione: “Chi lavora nell'azienda spiega Sala non è un numero di matricola, ma è una storia che merita il massimo rispetto”. Oltre ad un forte senso morale. Sala ha puntato anche su una strategia dove il rapporto con il cliente è fondamentale: gli ordini vengono evasi in due giorni e si cerca sempre di accontentare le richieste del mercato. A.P.C., oltre ad essere presente nel mercato interno lavora anche con l'Est Asiatico e il Sud America.

“Abbiamo anche relazioni con l'Africa, spiega Sala, un Paese che sta diventando sempre più importante".